Questa segamentale sul Remedy Universe e Control di cui nessuno sente il bisogno è da imputare a DLCompare. Cioè? Gente random come al solito? Quasi. Se vi interessa cliccate qua. Poi però tornate…
L’uscita di Control ha messo il punto esclamativo sul Remedy Universe. Ma cosa cazzo è il Remedy Universe? Avete presente il tanto famoso e osannato Marvel Cinematic Universe? Ecco, essenzialmente la casa di sviluppo finlandese ha deciso di creare qualcosa di simile: una linea temporale che potesse esistere in vari titoli. Un legame leggero, quasi impercettibile, ma che decide di esploderti in faccia se solo gliene dai possibilità. E l’innesco è stato proprio Control.
In questa sega mentale non starò a parlarvi direttamente di Control, per quello c’è quello stronzo che ha fatto la recensione su ILVG. Voglio parlarvi più del feedback che mi ha dato giocarlo e vedere i riferimenti, cogliere i piccoli easter eggs pensando “uhm, carino” e poi tirare fuori il cazzo quando ho capito che Remedy era andata all-in dichiarando quasi ufficialmente la stipula del Remedy Universe (non credo nemmeno si chiami così ufficialmente ma è figo, dai)
Ora, cercate di immaginarvi. Siete Jesse Faden. Direttore del Federal Bureau of Control. Siete immersi in quell’edificio pieno di misteri e presenze. Un edificio completamente a voi ostile. All’improvviso, la vostra attenzione viene attratta da un oggetto oltre una vetrata: un thermos di caffè. Ma quel thermos vi sembra molto familiare. Vi avvicinate e premete la faccia su quel separatore trasparente e lo riconoscete. Quel thermos è uno di quelli che avete cercato in lungo e in largo per Bright Falls mentre eravate Alan Wake. Già, una persona totalmente diversa. Eravate uno scrittore tormentato da incubi e presenze.
Uh. Persone diverse ma a quanto pare c’è qualcosa in comune. La stranezza del mondo che li circonda. E proprio quel thermos è uno degli elementi più strani: appariva in posti impensabili, abbandonato da chissà chi. Però, sarà proprio Control a darci una parvenza di risposta. I thermos, infatti sono studiati dal FBC perché sospetti di essere oggetti alterati, cioè oggetti che vengono a contatto con un piano astrale e da quel momento ne subiscono le influenze.
Vabbè dai, citazione classica, che vuoi che sia! Il cazzo, bambini belli. Perché se avete parlato con Dylan, il fratello di Jesse, vi sarete sicuramente imbattuti nel dialogo più importante per quando riguarda le prove a favore del Remedy Universe: “Esistono tanti mondi, alcuni si trovano fianco a fianco, oppure uno sopra l’altro, o, ancora, all’interno di altri.
In uno di questi mondi c’è un autore che ha scritto una storia su un poliziotto. In un altro mondo, il poliziotto esiste davvero. Mr. Door mi ha detto che c’è qualcuno che si trova in tutti questi mondi allo stesso tempo, passando dall’uno all’altro continuamente“. I riferimenti a Max Payne, Alan Wake e anche a Quantum Break si sprecano.
Non vi basta? Che pigna al culo che siete. Bene, Control è un gioco pieno zeppo di documenti. Documenti che non sono semplici collezionabili, anzi, sono elementi importanti di trama. Ed è proprio lì che troviamo la certezza che almeno Jesse Faden viva nello stesso universo di Alan Wake. Già, perché l’FBC ha indagato direttamente sugli eventi di Bright Falls che abbiamo vissuto quando abbiamo indossato i panni dello scrittore. Oltretutto, in un blog scritto appositamente per il lancio di Alan Wake, la ragazza che scriveva delle stranezze che le accadevano diceva di essere di Ordinary, la città di origine di Jesse e Dylan.
E potrei continuare ancora e ancora, per esempio parlando di Thomas Zane presente sia in Control che in Alan Wake, dei Poets Of he Fall che hanno prestato voce e strumenti per creare gli Old Gods Of Asgard, la band alter-ego presente in entrambi i giochi. Ma arriviamo al punto. Trovarsi davanti ad un insieme di opere simili, che si sfiorano, si scontrano, si abbracciano e poi collidono in un unica linea temporale è stato qualcosa di fantastico. Sopratutto perché abbastanza inaspettato. Facile aspettarsi riferimenti ai capitoli futuri mentre giochi a Metal Gear Solid The Phantom Pain. Quello che sta facendo la casa finlandese con il Remedy universe è qualcosa di fantastico
E la cosa che mi fa più incazzare è che sti poveri stronzi hanno quasi chiuso baracca dopo Control. Se non avessero avuto l’accordo con Epic Games, avrebbero interrotto tutto. Niente più universo espanso, linee temporali che si intrecciano. E se siete fra quelli che hanno cagato in faccia a Control, siete anche fra quelli che non hanno capito un cazzo. Perché oltre a creare il Remedy Universe, i ragazzi dello studio finlandese sono quasi vent’anni che provano a cambiare, innovare e portare una ventata di aria fresca nel mondo dei videogiochi. Ma ovviamente, dobbiamo rompere le palle perché non ci viene proposto mai nulla di nuovo e quando qualcuno prova a farlo, li facciamo morire. Bravi.
Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?