Se ci leggete sulla newsletter avrete già capito di cosa tratterà questa Sega Mentale, per tuttə lə altrə pentitevi di non esservi ancora iscrittə e approfittate del box che lascerò da qualche parte in questa pagina questa non sarà una recensione, ma qualche pensiero riguardante i primi due capitoli di Metal Gear usciti rispettivamente nell’87 e nel 90 per MSX visti da uno stronzo che la saga di Snake l’ha giocata poco e molto, ma molto male.
Poi si, ho giocato anche il 4 :Guns of the Patriots e Rising: Revengeace, ma va da sè che del quarto non ci ho capito fondamentalmente un cazzo, mentre di Rising ho amato qualsiasi cosa pur non capendo certi riferimenti perché tra un gameplay fatto di Cristo e una colonna sonora di quelle che ti fanno venir voglia di staccare le piastrelle del bagno a mani nude, beh, ci siamo capiti no? Comunque, tornando un attimo a Metal Gear 1&2, me li sono divorati entrambi in poche ore e di domande me ne hanno lasciate diverse, specie riguardo a quella grandissima merda di Big Boss che fino a qualche giorno fa credevo stesse dalla mia cazzo di parte, o almeno ne ero convinto prima che ‘sto stronzo non mi ha fatto rifare mezza mappa di gioco in Metal Gear ’87 dicendomi “entra nel camion a destra!”
Poi vabbè, te lo becchi come boss finale, lo fai saltare per aria, scappi da Outer Heaven che sta esplodendo (‘sto nome giuro che mi è familiare ma non so perché), saluti e baci lui è ancora vivo e torna nel secondo capitolo del ’90. E pure Gray Fox, che nel capitolo precedente ti eri pure fatto il culo per salvare dalle grinfie di Big Boss, decide di tradirti e cercare di farti la pelle. E pure lui mi fa restare una merda, non tanto per il suo tradimento che vabbè dai, non è che ci abbia proprio preso la birra al bar con lui tutti i giorni per restarci male, ma per quello che succede appena dopo averlo corcato di sberle, quando il buon Frank Jaeger parla della sua infanzia, del suo essere un bambino soldato diciamo “nato nel sangue“, che ha ucciso sin dalla tenerà età.
Che ecco, sia chiaro non vuole essere un dissing della serie “ah ma quindi i personaggi di Metal Gear si ripetono” eh. Semplicemente mi fa ridere fare questo percorso “al contrario” e rendermi conto di tante cose, mano a mano che si scorrazza tra i titoli precedenti della serie. Lasciandomi un po’ l’amaro in bocca eh, perché se avessi fatto le cose come Dio Hiddio comanda probabilmente me le sarei godute molto, molto di più. Ma ehy, a esser sincerə fino alla fine, dove cazzo la si può recuperare una MSX funzionante senza vendersi l’anima al diavolo, o quantomeno un rene al mercato nero?
E a proposito di MSX e cassette, mo’ comincio un attimo a capire di più la passione di Kojima per mettere a destra e a manca prodotti vari nei suoi giochini che danno sempre un bellissimo senso di inside joke, nonostante questo li renda poi sempre più schiavi dell’età e degli anni che passano. Già siamo l’ultima generazione a ricordarsi le VHS, figuriamoci le console degli anni ottanta. Tocca darmi un po’ di tempo ancora e magari capirò pure che ci trova nella Monster Energy per avercela messa in Death Stranding. Basta che non facciate fare alla Monster la stessa fine dell’MSX.
Nota di Davide: Non so voi, ma leggere queste considerazioni avendo perfettamente chiaro dove si andrà a parare nei capitoli successivi della saga è estremamente interessante (e divertente). Specialmente vedere come vaghe reminiscenze del nome “Outer Heaven” stiano casualmente facendo da meraviglioso foreshadow di quello che Richard non può ancora immaginare essere uno dei concetti più importanti di tutto Metal Gear Solid. Del resto, non si aspetta minimamente neanche l’importanza che assumerà Gray Fox nel primo capitolo, né la profondità che raggiungerà il personaggio di Big Boss dal terzo in poi, anche se ne ha probabilmente una vaga idea avendone già giocato qualcuno.
Insomma, è davvero appena iniziata e, come direbbe qualcuno, the best è davvero yet to come.