Ancora oggi come ieri, a sperare che domani ‘sta roba mi passi

Ormai sono giorni che mi domando che cazzo mi stia prendendo addosso ultimamente, senza che riesca a trovare una risposta che non mi angosci. Succede che settimana scorsa ero in ferie (nel senso che ero a casa da lavoro, più in là del tabaccaio non mi sono spinto) e l’idea era chiara: mi riposo, mi rilasso e gioco. Avevo proprio voglia di finire Salt & Sanctuary che me lo trascinavo dietro da un tot e passare a altro, possibilmente senza shoppare un cazzo che se aggiungo ancora roba al backlog finisco in una puntata spin-off di Sepolti in casa. Succede che S&S lo finisco, mi inizio la seconda run per il platino (vizio di merda che mi trascino assieme a quelli della caffeina e del tabacco), spacco il primo boss e spengo per cenare.

Da quel momento la mia PlayStation è rimasta spenta o quasi. Tutto questo una settimana fa

Chiunque penso risponderebbe a questa cosa con un sonoro “e sticazzi?“, io invece in questo momento mi sento un mezzo straccio. Non per una run su un soulslike (che mi è piaciuto una madonna) che ho messo in pausa, ma perché non sento la voglia di iniziare qualcos’altro. Sto lì, pad in mano a fissare la home, azzardando forse una partita a Slay The Spire o a Deep Rock Galactic per poi staccare per fare sostanzialmente nulla, se non fissare lo schermo del cellulare, swipando i reel di Instagram o guardando gli shorts su YouTube. Cristo almeno avessi in mano un libro mi sentirei di star facendo qualcosa, invece sto guardando video idioti per ammazzare il tempo che ho e che sto deliberatamente gettando al cesso.

Quanto cazzo è frustrante avere il tempo ma non la voglia di fare qualcosa?


Per approfondire:
Escape room

E dire che non passava giorno senza che accendessi la console anche solo per indossare una vita che non fosse la mia e aiutarmi a lasciare dietro le spalle una giornata di merda. E adesso che finalmente mi sono levato dal cazzo un gennaio infinito (non so a voi, ma a me ‘sti trentun giorni son parsi sei mesi) e ho un po’ di spazio per dedicarmi a ciò che amo non riesco a farlo. E più provo a trovarci una ragione che oscilla tra la meteoropatia e lo scazzo ingiustificato e/o ingiustificabile più mi dico che no, sono semplicemente stronzo. Forse perché trovarci una ragione plausibile mi spaventa e non voglio ammettere a me stesso che ho bisogno di ritrovare un equilibrio nella mia esistenza, prima di perdere una passione che più di una volta mi ha insegnato la vita.

Di passioni ne ho avute tante da ragazzino. Mia madre m’ha fatto provare qualsiasi sport che mi balzasse in testa e qualsiasi strumento mi piacesse senza mai forzarmi a continuare. Alla fine sono finite tutte dentro degli scatoloni impolverati in cantina, mai più curate ma nemmeno dimenticate. Ogni tanto ci vado a dare una spolverata, giusto per vedere come stanno e se per caso ho voglia di riprovarci. Con la fotografia ogni tanto ci riesco ancora a dirla tutta. I giochini no, quelli non se ne sono mai andati e spero in cuor mio non lo facciano mai, non mi ci immagino proprio a mollar baracca e burattini e lasciar quella parte di me morire in un hard disk.

Anche perché se non ci fosse stata lei non solo la mia vita sarebbe stata diversa, sarebbe stata terribilmente vuota.